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Autore: Angelo Forte
Email: informazioni@antesia.it | Qualifica: Agronomo

Recentemente su colture di Diplotaxis tenuifolia sono stati rinvenuti sintomi alquanto curiosi.

In particolare, si notava la presenza di un feltro micelico avvolgente l’intera foglia. Tale micelio si approfondiva anche nei tessuti fogliari così da causare la rottura e il distacco dell’epidermide. Tale manifestazione interessava maggiormente la pagina inferiore.

Le foglie più giovani, quando alterate, presentavano l’apice ripiegato verso il basso, come conseguenza delle tensioni meccaniche che si generavano a causa del distacco dell’epidermide.

Sulla prosa di coltivazione, le piante interessate dalla manifestazione erano in corrispondenza di aree a profilo circolare caratterizzate da piante fortemente alterate e interessate da necrosi dei tessuti.

A seguito di osservazioni in microscopia ottica, isolamenti in purezza su substrato semi-selettivo e successivo sequenziamento biomolecolare, Rhizoctonia solani è stata identificata come agente causale dell’alterazione osservata ed ascritta al gruppo di anastomosi AG2-1.

Gli attacchi di R. solani sono favoriti da condizioni climatiche caldo-umide.
Le temperature ottimali per lo sviluppo del patogeno sono comprese tra 24 e 29 °C, anche se è possibile che l'infezione abbia luogo a valori termici più bassi (fino a 15 °C). Sono da ritenersi favorevoli forti escursioni termiche: periodi piovosi e freddi, seguiti da giornate con temperature più elevate.

Il fungo, comunemente presente nel terreno, può sopravvivere come saprofita su tessuti vegetali morti.
Come patogeno, è segnalato su un gran numero di ospiti vegetali.

Da ultimo la possibilità di rinvenire infezioni su tessuti fogliari non rappresenta una novità, essendo in genere prerogativa di specifici gruppi di anastomosi. L’osservazione effettuata, conferma pertanto la continua evoluzione cui sono sottoposti i complessi parassitari che interessano le nostre coltivazioni

Andrea Minuto, Angelo Forte