I Controlli Fitosanitari Sui Vegetali - Legislazione Internazionale E Nazionale

Autore: Pietro Di Benedetto
Email: info@pietrodibenedetto.com | Qualifica: Dottore Agronomo

 

Il tecnico agrario affronta quotidianamente questioni legate alla legislazione fitosanitaria, eppure questa materia non è argomento di nessun corso universitario o per diplomati. La diffusa ignoranza circa le norme basilari di gestione degli organismi da quarantena, ad esempio, spesso costa cara al professionista ed all’agricoltore disinformato, e può provocare danni su larga scala che si amplificano e danneggiano l’intera comunità.

Dall’esigenza di colmare questa lacuna è nata l’idea del seminario “I controlli fitosanitari sui vegetali legislazione internazionale e nazionale”, organizzato dall’associazione Antesia, tenutosi il 25 settembre scorso presso il centro congressi San Luca. e che ha visto gli interventi del dott. Griffo e del dott. Ucciero, funzionari del Servizio Fitosanitario della Regione Campania.

L’incontro, aperto a tecnici e non solo, voleva essere anche un passo verso la creazione di una rete sinergica di comunicazione e collaborazione tra l’istituzione regionale, l’università ed i professionisti del settore.

Nel primo intervento si è delineato il quadro degli organismi nazionali e internazionali che coordinano la gestione degli organismi dannosi alle piante e delle emergenze fitosanitarie, come l’EPPO, importante organismo che coinvolge l’Europa e la regione mediterranea e a cui iniziano ad aderire anche paesi della fascia nordafricana, climaticamente più vicini al nostro. Si sono anche illustrati i punti focali del Community Plant Health Regime report, facendo chiarezza sulle misure temporanee, messe in atto quando la direttiva sul planth health non è sufficiente, mirate a prevenire l’introduzione e la diffusione di organismi nocivi che presentino rischi inaccettabili per la UE.

La discussione, anche animata dagli interventi del pubblico, si è quindi sposta in modo più specifico sulle misure adottate nella gestione degli organismi da quarantena e di qualità. Nell’ultimo decennio si è avuto un notevole incremento dell’introduzione di organismi dannosi alieni, soprattutto insetti, principalmente dovuto all’infittirsi delle rotte commerciali e turistiche. Si sono esaminate nel dettaglio alcune delle direttive principali del D. Lg.s 214/2005, ad esempio l’obbligo fatto a chiunque di denunciare la presenza di organismi nocivi non segnalati sul territorio italiano. Citato il caso al limite dell’assurdo di un coleottero cerambicide da quarantena la cui foto è stata pubblicata su un famoso forum entomologico e che, pure essendo stato riconosciuto dagli utenti come organismo dannoso di nuova introduzione, non è stato segnalato al servizio fitosanitario.

Nell’occasione è stata anche presentata la piattaforma cartografica SIMFito (SIstema di Monitoraggio per il controllo Fitosanitario), volta all’informatizzazione e alla gestione del monitoraggio sul territorio campano. Lo strumento, ancora in fase di collaudo sul sito della regione, raccoglierà i dati rilevati dai tecnici del servizio fitosanitario durante le ispezioni, ma anche da altri tecnici nelle loro normali operazioni di monitoraggio. Inserendo il suo codice fiscale, il tecnico avrà accesso alla sua pagina privata dove potrà inserire i dati dei campionamenti in schede di facile compilazione; il sistema ha infatti un interfaccia semplice e molto user-friendly che guida l’utente nella compilazione con menu a tendina, facendo riferimento ai database internazionali della EPPO. La creazione delle schede sarà utile per ottimizzare il lavoro del tecnico che avrà così disponibile un software di gestione del monitoraggio delle sue aziende. I dati saranno utilizzati dal servizio fitosanitario per analisi statistiche e GIS con la creazione di mappe di controllo dei livelli di infestazione, e un valore aggiunto sarà certamente l’allerta tempestiva nei casi di organismi di nuova introduzione e da quarantena.

Il software SIMFito verrà testato per i prossimi tre mesi da alcuni soci dell’associazione Antesia. Ci appare come uno strumento innovativo, di stampo nordeuropeo, che dovrà prima di tutto scontrarsi con vecchie mentalità purtroppo assai radicate sul nostro territorio.

La piana del Sele è ormai un punto di riferimento nazionale e internazionale nel settore dell’orticoltura, ma solo l’introduzione di strumenti di monitoraggio innovativi, la creazione di una capillare rete informatica e un rapporto di fiducia e collaborazione con il servizio Fitosanitario potranno farle mantenere questo primato.